Discorso Presidente

Quando venticinque anni fa decidemmo di istituire un Premio per l’architettura organizzato dall’Ordine, i Premi non erano numerosi come oggi. Di ritorno da Barcellona, in uno dei primi viaggi di studio promossi dall’Ordine, avevamo avuto modo di approfondire un premio storico, il “FAD de Arquitectura”, esistente dal 1958. Ci pareva interessante l’idea di proporre una fotografia del costruito del territorio e raccontare agli architetti, agli operatori ed al pubblico, ciò che veniva realizzato: la contemporaneità, la realtà e le ragioni del nostro lavoro. Sarebbe stato utile, per discutere e confrontarsi, ma anche per evidenziare che i professionisti di Como sapevano portare con competenza, innovazione ed orgoglio l’eredità trasmessaci dal passato. Ci pareva altresì meritevole riconoscere un premio alle migliori opere, come esito di un processo che vedeva convergere su di esse non solo le capacità di un professionista ma anche le necessità di un committente e la perizia di un costruttore, come deve essere nella migliore architettura. Non a caso il nome Premio Maestri Comacini avrebbe deliberatamente rimandato a quella nostra secolare tradizione, connubio tra ingegno, committenza e competenza di esecuzione nell’arte del costruire. Scorrendo queste dodici edizioni del Premio ci accorgiamo di essere probabilmente riusciti a tracciare in questo senso una storiografia. Che resterà e che accompagnerà la storia dello sviluppo e delle modifiche di un territorio nei suoi migliori esiti. Accompagnerà ormai anche la storia di una generazione di architetti oltre che di ingegneri. Non saremo riusciti ad essere completi, non tutte le opere significative saranno state censite, ma certamente una traccia importante dell’architettura “comacina” di un quarto di secolo penso che possiamo dire di essere riusciti a descriverla.
Come deve sapere fare ogni programma che affronta il tempo, abbiamo apportato negli anni modifiche coerenti al Premio, principalmente ampliando gli ambiti tematici e riorganizzando gli aspetti operativi. Abbiamo mantenuto la fondamentale collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri e con l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili. Abbiamo voluto sempre confermare una attenzione alta alla qualità delle Giurie che, come sappiamo, possono dare ragione del migliore esito di Concorsi e Premi. Tuttavia essere nella storia significa anche capirne i mutamenti. Nel nostro caso ci siamo resi conto che ciò che forse una volta era più occasionale e cioè l’uscire professionalmente dall’ambito locale, negli anni stava divenendo sempre più frequente. E che probabilmente avremmo perso molto della narrazione dell’opera dei professionisti comaschi non potendo considerare tutti i loro lavori e pertanto abbiamo deciso di riorientare il premio verso le opere di questi e delle imprese realizzate anche fuori dai limiti della Provincia. Non so se oggi un architetto o ingegnere porti ovunque con sé i caratteri identitari e formativi di un luogo e di un territorio, quello di provenienza, in analogia a quanto fecero i Maestri Comacini in tutta Europa, con le loro competenze e con la loro cultura. Oggi si apre un più serrato confronto di dialogo tra tutte le componenti culturali, di partenza e di approdo, con evidenti e maggiori suggestioni eterogenee; ma forse dovremo rimandare questa disamina ad un prossimo futuro, lasciando sedimentare la riflessione. Restano tuttavia, fuori e dentro i confini del nostro territorio, esempi delle opere di comaschi a diverse scale, per natura e complessità, ma che ci paiono sempre supportate da una scrupolosa ricerca ed attenzione, quasi lasciando intendere l’esistenza di un metodo implicitamente condiviso sempre leale per la cultura del progetto. Così oggi scriviamo un’altra pagina di questo racconto, evidenziandone gli importanti valori di indagine e di risultato raggiunti, e ringraziando, per il considerevole lavoro svolto, il comitato organizzatore ed in particolare la giuria. E tutti i colleghi architetti, gli ingegneri e le imprese, che hanno contribuito ad arricchire di opere sempre significative anche questa rinnovata edizione del Premio di Architettura Maestri Comacini.

arch. Michele Pierpaoli
Presidente Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como

Il PREMIO MAESTRI COMACINI

Organizzato dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Como, con contributo dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Como e dell’Ance Como, è un premio relativo ad architetture realizzate.

Ordine degli architetti pianificati paesaggisti conservatori della provincia di Como
www.ordinearchitetticomo.it

Sezione in allestimento